Funzione della struttura della testata del cilindro
1. Condizioni di lavoro e requisiti della testata
La testata del cilindro sopporta il carico meccanico causato dalla forza del gas e dal serraggio dei bulloni della testata. Allo stesso tempo, sopporta anche un elevato carico termico dovuto al contatto con gas ad alta temperatura. Per garantire la buona tenuta del cilindro, la testata non deve essere danneggiata o deformata. A tal fine, la testata dovrebbe avere resistenza e rigidità sufficienti. Per rendere la distribuzione della temperatura della testata il più uniforme possibile ed evitare le fessure termiche tra le sedi delle valvole di aspirazione e di scarico, la testata deve essere completamente raffreddata.
2. Materiale della testata del cilindro
Le teste dei cilindri sono generalmente realizzate in ghisa grigia o lega di ghisa di alta qualità, mentre la maggior parte dei motori a benzina utilizzati nelle automobili utilizza teste dei cilindri in lega di alluminio.
struttura della testata 3.Cylinder
La testata è una parte a forma di scatola con struttura complessa. Viene lavorato con fori sede valvole di aspirazione e scarico , fori guida valvole, fori montaggio candele (motori a benzina) o fori montaggio iniettori (motori diesel). Anche la testata è fusa con camicia d'acqua, canali di aspirazione e scarico e camera di combustione o parte della camera di combustione. Se l' albero a camme è installato sulla testata, la testata è dotata anche di foro per cuscinetto a camme o sede del cuscinetto a camme e relativo canale dell'olio lubrificante.
La testata di un motore raffreddato ad acqua ha tre forme strutturali: integrale, integrale e monoblocco. In un motore multicilindrico, se tutti i cilindri condividono una testata, la testata è chiamata testata integrale; Se ogni due cilindri ha una testata o ogni tre cilindri ha una testata, la testata è una testata del tipo corpo cilindro; Se ogni cilindro ha una testata, si tratta di un'unica testata. Tutti i motori raffreddati ad aria sono testate monocilindriche.
